Eravamo in piena estate, poco prima delle vacanze, quando mi telefonò Anna.

Dopo i calorosi saluti e i vari “come stai?”, Anna mi disse:

“Stefania, cosa ne pensi se organizzassimo insieme un circolo dei lettori da Slow Mill?”

In quell’istante due pensieri mi balenarono nella mente: sarei stata all’altezza di farlo? Un circolo dei lettori era una cosa che non avevo mai fatto nella mia vita.

In pochi secondi risposi alla domanda: “Che problema c’è? Anna è una professionista, essendo una critica letteraria e una giornalista!”

Domanda archiviata in men che non si dica.

 

Poi pensai al fatto che era una cosa che non avevo mai fatto nella mia vita: ormai conosco quella sensazione tanto piacevole che si prova quando si vivono nuove emozioni e nuove situazioni.

In una frazione di secondo mi tornò in mente una frase, che avevo visto esposta su un muro grigio sui Navigli, qualche anno fa in una nebbiosa serata invernale: “Quand’è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?”

Beh quest’anno non potevo lamentarmi, di cose nuove ne avevo fatte…avevo addirittura scritto un libro!

Però pensai che in effetti era già passato del tempo, forse anche troppo per i miei gusti…era ora di fare qualcos’altro di nuovo!

“Anna, accetto con grande gioia! Quando iniziamo?”, risposi euforica alla mia amica.

Così con Anna cominciammo a progettare il circolo dei lettori, iniziando dal titolo: eh sì un circolo serio doveva avere un nome, un bel nome!

“Il granaio dei libri” era quello giusto considerando che il grano è simbolo di ricchezza e abbondanza e la cultura è uno dei più grandi beni che possiamo avere solo se lo vogliamo.

Inoltre, anche che nella Bibbia, il grano non è solo dono divino e segno di abbondanza, ma è anche alimento per l’anima.

Nome trovato!

Io e Anna proseguimmo insieme nel progetto e arrivammo al 26 ottobre, al primo incontro del “Il granaio dei libri”.

Avevamo fatto tutto?

Locandina fatta.

 

Libri da proporre scelti.

Schede dei libri compilate.

Fotocopie estratti dai libri fatte.

Piccolo aperitivo di fine incontro organizzato.

Bene, non restava che vivere quel primo incontro, considerato anche il più difficile in quanto bisognava rompere il ghiaccio e coinvolgere i lettori.

Devo dire che per me è stato veramente emozionante vedere la partecipazione dei lettori a quella serata: hanno ascoltato, hanno letto gli estratti, hanno esternato le loro riflessioni e infine hanno scelto il libro da leggere per l’incontro successivo.

La scelta non era per niente facile: generi, libri completamente diversi che andavano dai classici ai thriller, a opere sulla condizione femminile e infine agli umoristici; per non parlare degli autori tutti di grande prestigio, per citarne uno Ernest Hemingway, vincitore del premio Nobel per la letteratura.

Ma alla fine “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes è stato scelto dai lettori come il primo libro da affrontare: eh sì perché per me un libro ha qualcosa di umano, è una persona da frequentare, da conoscere, da capire, a volte anche con cui litigare o uscirci una sera per berci una birra.

Sulla copertina del libro si legge “Un uomo, 24 personalità: la storia vera che ha sconvolto l’America”.

Il 27 novembre alle ore 19, sempre da Slow Mill, non potrà che essere un’altra serata interessante ed emozionante viste queste premesse.

Vi aspettiamo.